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IL NOSTRO METODO

Vuoi minimizzare il rischio di ferite e ottimizzare le tue performance grazie a un concetto semplice, potente e scientificamente convalidato? 

Provare per credere, esiste un settore trascurato dalla stragrande maggioranza del personale medico capace di offrire tutti questi vantaggi: LA POSTUROLOGIA.

La postura è una delle parole più potenti che possa essere aggiunta al lessico dell’inquadramento sportivo. 

Da dieci anni, la mia attività consiste principalmente nell'aiutare gli atleti a migliorare ogni aspetto della loro forma fisica, grazie anche alla gestione della loro regolazione posturale e alla consapevolezza delle proprie Preferenze Motorie.
Quante volte le ferite croniche hanno lasciato un giocatore con un ruolo essenziale in panchina o anche impedito una squadra di raggiungere il massimo delle sue potenzialità? È molto probabile che la mancanza di regolazione posturale sia stata un fattore decisivo.
Una corretta regolazione del tono posturale è la pietra angolare di una performance ottimale per gli atleti. Tutto si basa sull’EQUILIBRIO

Prima di iniziare a insegnare agli atleti di "stare in piedi dritto" o di "mantenere le spalle indietro", è importante comprendere la scienza dietro una postura sana. Il corpo funziona meglio quando i suoi segmenti sono allineati in modo neutro ed equilibrato. I nervi scorrono meglio, il sangue scorre in modo più efficiente e i muscoli lavorano al massimo delle loro potenzialità.
Questa posizione allevia anche lo stress sulle articolazioni e sulla struttura scheletrica.
Invece, una "cattiva postura" è inefficiente da un punto di vista biomeccanico e potrebbe contribuire, attraverso effetti compensatori, a un affaticamento crescente, un aumento del rischio di lesioni o anche a una pessima performance. 

Devi essere consapevole del fatto che la postura statica è fonte di mutevoli posizioni del corpo richieste durante l’attività sportiva, chiamate anche posture dinamiche.
È ovvio che una persona in movimento non potrà rimanere eretta e allineata durante l’attività sportiva, tuttavia il primo obiettivo sarà di stabilire una postura sana ed equilibrata in posizione statica.
Il corpo non può essere dinamicamente efficiente se inizialmente imposta strategie per compensare la postura statica !!
Questo perché quando il corpo si trova a suo agio in una posizione neutra, esso adotterà molto probabilmente abitudini sane nei suoi movimenti e tornerà verso un sano allineamento tra le sue attività dinamiche.
Ciò corrisponde a prestazioni migliori e meno infortuni: una strategia vincente. 

La riprogrammazione posturale prende in considerazione tutti i sensori utili e necessari per la regolazione del tono posturale: occhio, piede, vestibolo, sistema manducatore ...
Questo è il motivo per cui il nostro team si affida a professionisti specializzati in ogni sensore per stabilire programmi di riprogrammazione globali completi.

Oltre agli impressionanti benefici per la salute e le performance, una postura migliorata reca molto alla vita dei giovani atleti. Gli studi dimostrano che le prime impressioni sono individuate durante i primi 30 secondi dell'incontro; il linguaggio del corpo è quindi un fattore determinante.
Una postura forte e neutra può inoltre contribuire a:
- Aspetto migliorato
- Maggiore fiducia
- Abilità sociali migliorate

Invece, una persona con una "cattiva postura" può inviare un segnale di debolezza, fattore noto in alcuni giovani che ogni giorno sono terrorizzati dai bulli. Si può facilmente capire quale sarà l'impatto sociale! 

Come allenatore, la postura dei tuoi atleti sarà sicuramente più facile di quanto tu potessi pensare. La consapevolezza è il primo passo per ottenere un cambiamento misurabile.
I risultati di questa valutazione posturale costituiranno un punto di partenza per sensibilizzare e motivare il tuo team. 

I benefici di un buon controllo del tono posturale sono incommensurabili e i risultati positivi possono essere raggiunti solo attraverso l'educazione e la consapevolezza.
Nel corso della mia carriera di Posturologo, ho aiutato persone di ogni età e livello di attività sportiva a migliorare il loro allineamento.
So per esperienza che diagnosi e trattamento precoce di deficienze posturali sono la strada giusta verso una vita piena di ricompense fisiche, atletiche e sociali. 
Riflettiamo insieme sul modo di integrare l'analisi posturale del tuo prossimo ciclo di screening preventivo e su come integrare il monitoraggio della riprogrammazione posturale dei tuoi atleti nel corso della stagione sportiva.
Questo diventerà forse la parola più potente della tua carriera di allenatore: una vera e proprio’"arma segreta".


                               "1 azienda = 4 approcci = numerose aree di sviluppo"

1. Posturologia


Studio posturale individuale dell'atleta:
- identificazione e classificazione degli input posturali disfunzionali all'origine di squilibri e di compensazione muscolo scheletrica, che possono portare a lesioni e/o limitare le performance
- riprogrammazione posturale globale delle diverse sfere:
- podale = plantari ortopedici, fisioterapia, rinforzo muscolare
- visiva = oftalmologia, ortottica, riabilitazione oculomotoria
- disturbo visuo-posturale
- manducatrice / odontoiatrico = odontoiatria, osteopatia, ortodonzia, riabilitazione linguale ...
- vestibolare = osteopatia, riabilitazione vestibolare
- viscerale = osteopatia, nutrizione ...
- psico-emotiva = PNS, sofrologia, preparazione mentale ...
- disfunzioni del sistema propriocettivo = TMI
- parassiti esterni (occhiali, apparato dentale, scarpe ...)
- disturbi organici (ILMi, piede piatto, piede cavo, valgo ...) 

2. Preferenze Motorie *


Studio della Motricità Preferenziale dell'atleta secondo il metodo “Action types” e “Volodalen”, al fine di definire un profilo preferenziale e le dinamiche della motricità.
L’obiettivo è di lavorare sui punti di forza in relazione con:
- l'aspetto fisico (preparazione fisica, rafforzamento muscolare, fisioterapia, podologia, osteopatia, ecc.)
- la tecnica = gesto sportivo (consigli, esercizi, ecc.)
- le tattiche (posizionamento, associazioni, ecc.) 

Possibilità di lavorare sulla coesione del team e sull'identificazione dei punti di forza e di debolezza collettivi.
Possibilità di stabilire una mappatura collettiva: identificare le associazioni positive e negative (lavoro in due, tre, ecc.)

3. Preferenze cognitive


Approccio cognitivo dell'atleta e del team, riferendosi all'approccio MBTI, legato alle Preferenze Motorie grazie al lavoro di Action Types.
- Come parlare a un giocatore, a un gruppo?
- Quali sono le motivazioni e le attese di ciascuno?
- Come motivarlo? pungerlo?
- Definire i suoi dirigenti, i suoi "sostenitori" e sviluppare una gerarchia di gruppo?
- Determinare dei gruppi di lavoro cognitivi.... 

Ipnosi - Visualizzazione positiva - Gestione dello stress - Sofrologia per l’atleta

4. Riflessi arcaici

All’origine di ogni abilità motoria si nasconde un riflesso. La mancata integrazione di alcuni di essi può rappresentare un freno al rilassamento e all'efficacia del gesto sportivo e di conseguenza influenzare la performance dell'atleta.
Questo potrebbe purtroppo creare anche degli squilibri, delle tensioni ed essere la causa primaria di un disturbo nella regolazione del tono posturale, ed essere quindi fonte di lesioni.

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